LA RIFORMA DEL CONDOMINIO
Il Senato della Repubblica dà il proprio assenso: e adesso tocca alla Camera dei Deputati
Si ha notizia che nella mattinata di oggi 26 Gennaio 2011, il Senato ha dato il via libera al disegno di legge sulla riforma del Condominio.
Hanno votato a favore, con voto palese per alzata di mano, i senatori del PDL, Lega e PD, mentre si sono astenuti i senatori dell’IdV e del Terzo Polo (UdC – Api – Mpa).
Anche se il cammino è ancora lungo e tortuoso, comunque è stato fatto un passo avanti. Speriamo che lungo l’iter di approvazione definitiva non vi siano ulteriori intoppi come in passato.
Verrà rafforzato il ruolo dell’Amministratore, vi sarà maggior controllo da parte dei Condomini, sarà previsto l’obbligo di iscrizione presso il registro della CCIAA.
La riforma è diretta, almeno nelle intenzioni, a ridurre il contenzioso in materia condominiale, ma, proprio per la presa di coscienza dell’alto grado di litigiosità, il 20/3/2011 (salvo proroghe) inizierà il nuovo istituto della Conciliazione.
Una delle novità contenute nella riforma è data dalla facoltà, per il condominio, di chiedere all’Amministratore una garanzia pari al bilancio del condominio amministrato. Se tale riforma fosse stata già approvata in epoca precedente, probabilmente, quei condomini che hanno visto “sfumare” 8 milioni di euro per “l’espatrio volontario” di un Amministratore, sarebbero stati risarciti.
Riepilogando le maggiori novità previste, possiamo evidenziare:
– Maggiore responsabilizzazione dell’Amministratore;
– Snellimento nelle maggioranze per alcune decisioni;
– Possibilità di procedere alla “sostituzione” di quelle parti comuni che hanno cessato l’utilità come tali (maggioranza dei condomini che rappresentano 2/3 dei millesimi) e con convocazione almeno 30gg prima dell’Assemblea;
– Possibilità di intervento degli inquilini per richiedere diffida a tutela delle parti comuni;
– Possibilità di approvazione delle innovazioni con la maggioranza degli intervenuti che rappresentano 501 millesimi;
– Possibilità di parcheggi sotterranei solo se pertinenziali;
– Divieto di lavori interni alle abitazioni, anche se autorizzate dalle norme edilizie, se possono nuocere alle parti comuni;
– Tolleranza da parte dell’amministratore per un massimo di 4 (quattro mesi) per agire legalmente (atto ingiuntivo) nei confronti dei condomini morosi, pena il risarcimento per ritardato intervento;
– Mandato all’Amministratore non più annuale ma biennale;
– Maggiore trasparenza nei rendiconti che dovranno essere per cassa e competenza, e indicazione anche dei crediti e debiti maturati e non ancora riscossi o pagati;
– Tolleranza di 180 giorni per la convocazione dell’Assemblea per l’approvazione del rendiconto finale; il mancato rispetto del termine sarà motivo di revoca dell’Amministratore stesso;
– Istituzione del registro di contabilità con registrazioni cronologiche;
– Relazione sulla gestione con nota esplicativa delle questioni pendenti o i pagamenti in contestazione;
– L’Assemblea potrà nominare un Revisore dei conti e tutti (condomini, inquilini e fornitori) potranno visionare la contabilità;
– Polizza assicurativa, su richiesta dell’assemblea, a tutela di un importo pari al bilancio consuntivo;
– Iscrizione nel Registro tenuto dalle Camere di Commercio dell’Amministratore, per poter acquisire informazioni sul professionista.
Altre notizie saranno diffuse non appena ne verrà data notizia
GARDONE VT,lì 26 Gennaio 2011
CARATOZZOLO dr RAFFAELE