Nella newsletter n. 12 del 3/6 di Anaci Informa, è riportata la seguente comunicazione:
“In sede di determinazione del reddito fondiario rileva il canone pattuito nel contratto di locazione (art. 26 del Tuir). L’importo da indicare nella dichiarazione dei redditi è “quello che risulta dal contratto di locazione diminuito delle spese di condominio, luce, acqua, gas, portiere, ascensore, riscaldamento e simili se comprese nel canone (istruzioni al modello Unico 2014. Bisognerà quindi indicare la somma al netto di queste voci, indipendentemente da chi le ha pagate”
La comunicazione è corretta ma, per i non addetti ai lavori, potrebbe significare che dal contratto di locazione si possono diminuire tutte quelle spese indicate nella newsletter (spese condominiali ecc. ecc.)
L’esatta interpretazione è la seguente:
Quelle spese sono detraibili dal canone di locazione solo ed esclusivamente se comprese nel canone e specificate nell’atto di locazione.
In pratica, se un contratto di locazione indicasse al suo interno l’importo di € 7000,00 comprensivo di spese condominiali per € 2000 salvo conguaglio e altro ancora, l’importo da indicare nella dichiarazione dei redditi va diminuito di dette cifre e quindi il netto di € 5.000 (nell’esempio € 7.000-2000).
Viceversa, quando nel contratto di locazione è indicato solo il canone, le stesse spese, anche se pagate dal locatore, non possono essere diminuite e, nella dichiarazione dei redditi, l’importo da dichiarare resta lo stesso di quanto indicato in atto.
Ho ritenuto importante fare la precisazione onde evitare che si chiedessero all’Amministratore una serie di dati, spesso inutilizzabili.
CARATOZZOLO dr RAFFAELE