IMU: indicazione delle rate nel modello F24
ovvero: quando gli studiosi del settore si applicano, i frutti si vedono !!!
Gli addetti ai lavori conoscono bene i percorsi tortuosi che hanno portato alla codifica dei versamenti IMU e alla indicazione delle rate nel modello F24, per altro di nuova edizione grafica e contenuti dall’1/6/2012.
I non addetti ai lavori, viceversa, ricevono le informazione degli “ esperti ” e si attengono ad esse, anche se, a volte o spesse volte, non comprendono né il motivo e né tanto meno il contenuto di certi provvedimenti.
E’il caso che si vuole mettere in evidenza oggi, non tanto per indicare un modo di compilare il nuovo F24 (compito del proprio consulente) quanto per sorridere in un mondo dove ci sarebbe da piangere.
Si ricorda che l’IMU può essere versata in due o tre rate:
– le due rate possono essere scelte per versare l’imposta relativa ad immobili diversi dall’abitazione abituale e per altri immobili diversi dalle abitazioni;
– le tre rate possono essere scelte per versare l’imposta relativa ad abitazioni abituali con contestuale residenza anagrafica e relative pertinenze.
La logica direbbe di contraddistinguere le rate con un numero progressivo, rispetto al numero di rate totali scelte: se scegliamo due rate, la prima sarà o102 (uno di due) la seconda sarà 0202 ( due di due); se scegliamo tre rate , 0103 (una di tre) per la prima, 0203 (due di tre) per la seconda, 0303 (tre di tre) per la terza. Credo che tale codifica la capirebbe anche un “non addetto ai lavori”.
L’Agenzia delle Entrate, con proprio comunicato in data 24 maggio 2012 n. 69, “chiarisce” il problema delle indicazione del numero di rate, sempre nello spirito della “semplificazione”, e stabilisce:
– per coloro che optano per le due rate, l’indicazione nella prima rata sarà 0101 (fin qui normale) mentre per la seconda a dicembre 0101 (!!!!)
– per coloro che optano per le tre rate, l’indicazione nella prima rata sarà 0102 (??), per la seconda 0202 (!!!???), mentre per la terza, ovviamente, 0101 (!!!??!!)
Ulteriore “chicca”: le deleghe mancanti della indicazione del numero di rata, saranno ritenute corrette e devono essere accettate dagli intermediari della riscossione .
La domanda verrebbe spontanea, ma forse è meglio non porla.
CARATOZZOLO Dr RAFFAELE