Caratozzolo Group - Studio commercialista Gardone di Val Trompia - Brescia
Nell’aggiornamento precedente era stata data notizia della “nuova” numerazione che doveva essere data alle fatture emessa dal 1° Gennaio 2013.

Sull’argomento molto si è detto, letto e scritto e l’effetto è stato, come al solito, un aumento della confusione e incertezza sul modo pratico di applicare la norma.

Si rendeva quindi necessario un chiarimento da fonte ufficiale che, puntualmente a posteriori, è arrivato da parte dell’Agenzia delle Entrate con la propria risoluzione n. 1/E del 10 gennaio 2013.

In pratica la novità sta nel fatto che viene abolita la obbligatorietà di numerazione delle fatture emesse con il vincolo dell’anno solare. Ogni anno, fino al 2012, si doveva ricominciare dalla numero 01 e continuare così fino a fine anno.

Oggi, ci viene chiarito che la numerazione deve essere “univoca”, cioè non confondibile con altra, anche se riferita ad anni diversi.

Tale “univocità” si ritiene soddisfatta in qualsiasi modo il contribuente ritenesse opportuno perseguirla.

Va bene, quindi, la continuazione della numerazione a far data dell’anno precedente (l’ultima del 2012 era stata, per esempio, la numero 254, la prima del 2013 potrebbe essere la numero 255.

Va bene lo stesso se, dal 2013, si ricomincia con la numero 01 con accanto l’anno, per esempio 01/2013, 02/2013 ecc. e fino al 31/12/2013 per poi ricominciare con la n. 01/2014 e così via. Ovviamente nulla vieta che si metta prima l’anno e poi il numero (2013/01).

Ma, proprio per chiarimento, va bene anche come abbiamo sempre fatto e cioè, ogni anno si ricomincia con la n. 1 e si va avanti fino ad ogni fine anno, per poi ricominciare ancora dalla n. 01. Anche in questo caso, infatti, la “univocità” viene rispettata in quanto oltre al numero, la fattura contiene, quale elemento essenziale, la data di emissione che, da sola, soddisfa il dispositivo di legge.

Tanto polverone, quindi, per niente !

L’allarme può ritenersi cessato, i programmatori possono tirare un sospiro di sollievo, le ditte e i professionisti possono continuare come meglio credono e, soprattutto, come hanno sempre fatto.

Riflessione personale: perché non chiarire prima tutto ciò che prevede una norma, senza aspettare le reazioni “popolari”?

E non pensiamo che sia proprio finita qui!!

CARATOZZOLO dr RAFFAELE

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