Il Registro di anagrafe condominiale, previsto dal punto 6 l’art. 1130 c.c., così come modificato e integrato dalla riforma del condominio, non presenta elementi di particolare difficoltà per il reperimento dati se non nell’ultima parte del primo periodo nel quale si chiede appunto “…….ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza…..”
Innanzitutto precisiamo che siamo nell’ambito delle proprietà private e non condominiali; dobbiamo chiedere i dati degli intestatari, degli eventuali usufruttuari, inquilini, dati degli immobili ecc. ecc, per cui, i dati della sicurezza, si riferiscono agli impianti all’interno di ogni unità immobiliare (non solo quindi abitazione, ma anche altre tipologie di immobili intestati a quel condomino).
Già dalla pubblicazione del testo definitivo, che, si ricorda, entrerà in vigore il 18 Giugno 2013, tutti gli “addetti ai lavori” e soprattutto gli amministratori di condominio, si sono chiesti quali dovevano essere quei dati e quali documenti sarebbero stati idonei a soddisfare la richiesta/obbligo di reperimento degli stessi.
Ovviamente, in mancanza di note esplicative, di precedenti similari, e soprattutto in assenza totale di prassi in merito, la fantasia si è sviluppata nei modi più diversi per arrivare anche alla conclusione di ”non fare niente”.
In questo contesto e, soprattutto in questo momento, non avendo elementi di certezza, dobbiamo usare tutta la nostra capacità di “mediatori” per ottenere due obiettivi di primaria importanza:
– Non pressare più del dovuto il condomino con richieste ristrettive e che alla fine potrebbero ottenere un comportamento di rifiuto, se non di contrasto;
– Tutelare la nostra attività al fine di adeguarci alle norme, senza rischiare in proprio per comportamenti di inosservanza da parte dei nostri rappresentati.
Come si possono ottenere questi due risultati che, apparentemente, sembrano in contrasto tra loro stessi ?
Ritenendo quanto oltre specificato solo una “ipotesi di lavoro” e che non ha certo la pretesa di affermare una certezza di comportamento, suggerisco il seguente procedimento:
– Utilizzare lo schema di registro già diramato con l’aggiornamento n. 5
– Nell’ultima parte (dati della sicurezza) fare riferimento ad uno specifico allegato o, se si preferisce, inserire l’allegato come continuazione della scheda principale.
L’ALLEGATO che potrebbe completare la scheda, o integrare la stessa, potrebbe essere il seguente:
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AUTOCERTIFICAZIONE
(Dati sulle condizioni di sicurezza dei propri impianti)
Il/i sottoscritto/i ………………………………………………………………legittimo/i intestatario/i degli immobili siti in …………………………………. e relativamente agli impianti sotto descritti esistenti all’interno delle proprie unità immobiliari, consapevoli delle responsabilità civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci,
DICHIARA/DICHIARANO
che le condizioni di sicurezza dei propri impianti sono avallati dai documenti accanto specificati
Tipologia impianto Esistenza Certificato di conformità Esistenza Certificato di rispondenza
Impianto elettrico
Impianto idraulico
Impianto di riscaldamento
Prova fumi caldaia
Impianto radio/televisivo
Impianto di allarme
Altro impianto:
Il/i sottoscritto/i dichiara/dichiarano la loro piena disponibilità ad esibire la documentazione di quanto dichiarato in caso di necessità
Luogo e data
…………………. Firma degli intestatari
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Se, nel corso delle riunioni dei vari Centri Studi Provinciali- Regionali – Nazionali, dovesse prevalere una diversa formulazione dell’ottemperanza al nuovo dispositivo, sarà premura comunicarlo al più presto.
CARATOZZOLO dr RAFFAELE